L’elettrico è sempre più popolare, ma quanti soldi si possono effettivamente risparmiare passando da un’auto a benzina a una elettrica? Un’analisi recente suggerisce che non esiste una risposta univoca e che il risparmio dipende in gran parte dal tipo di veicolo scelto.
È vero che ricaricare un’auto elettrica costa meno del fare rifornimento di benzina. Tuttavia, secondo uno studio del Fact of the Week, un’agenzia del Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti, i vantaggi finanziari non sono necessariamente proporzionali alle dimensioni del veicolo, e potrebbero non essere così evidenti per i modelli più piccoli.
Lo studio ha preso in considerazione il costo di percorrenza su 10 km per diversi tipi di auto, evidenziando che le economie maggiori si ottengono passando da grandi SUV inquinanti a modelli elettrici come Volkswagen ID.4, Skoda Enyaq o BMW iX. Il motivo è semplice: i veicoli più grandi consumano più energia. Tra tutti i tipi di auto esaminati, il pick-up elettrico è quello che realizza i maggiori risparmi.
Passando da un pick-up a benzina a un pick-up elettrico, si potrebbe risparmiare fino a 0,80 euro ogni 10 km. Un passaggio da una piccola city car a benzina a una city car elettrica porta invece a un risparmio “soltanto” di 0,20 euro ogni 10 km.
Va ricordato che il costo del carburante varia da paese a paese, quindi le economie potenziali potrebbero essere maggiori in alcuni Paesi rispetto ad altri. Inoltre, anche se il risparmio sul carburante può essere un fattore di peso nella scelta di un’auto elettrica, il costo iniziale di questo tipo di veicolo è ancora più elevato rispetto alle auto a benzina.
Secondo i ricercatori, per rendere una Hyundai Ioniq 6 più conveniente di un’auto a benzina equivalente, si dovrebbero percorrere ben 275.000 km. Ma per chi passa da un Toyota Hilux a un Tesla Cybertruck o un Ford F-150 Lightning, il vantaggio finanziario potrebbe arrivare molto prima.