Nel primo semestre del 2024, il panorama della produzione di batterie per veicoli elettrici ha visto un netto dominio della Cina.
Contemporary Amperex Technology Co Ltd (CATL), il gigante cinese delle batterie, ha consolidato la sua posizione di leader mondiale, registrando una crescita significativa della produzione. Tra gennaio e maggio, CATL ha prodotto 107 GWh di batterie per auto elettriche, un aumento del 31% rispetto all’anno precedente. Ciò si traduce in una quota di mercato del 37,5%, rendendo CATL l’unico produttore di batterie al mondo con un volume di mercato superiore al 20%.
BYD, altro colosso cinese che opera nel settore automobilistico ed energetico, si è posizionato al secondo posto con una quota di mercato del 15,7%. L’azienda, fondata nel 1995 con soli 20 dipendenti, ha visto una crescita esponenziale, arrivando a impiegare oggi oltre 700.000 persone. Nel primo semestre ha prodotto batterie con una capacità totale di 44,9 GWh, un aumento del 21% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Insieme, CATL e BYD controllano oltre la metà del mercato globale.
Il podio è poi completato da un trio di aziende sudcoreane: LG Energy Solution, SK On e Samsung SDI. Queste tre aziende, che detengono complessivamente una quota di mercato del 22%, hanno visto risultati contrastati. LG Energy Solution ha registrato un incremento del 5,6% rispetto al 2023, raggiungendo i 35,9 GWh di produzione. SK On e Samsung SDI hanno mostrato tassi di crescita più elevati, con un +4,2% e un +26,8% rispettivamente, ma le loro quote di mercato, seppur in crescita, si attestano appena sotto il 5%.
L’unico produttore giapponese, Panasonic, si posiziona al sesto posto. Il fornitore di Tesla è l’unico tra i dieci maggiori produttori ad aver registrato un calo della produzione, con un -26,8% rispetto al 2023 e 13,4 GWh totali. Di conseguenza, la sua quota di mercato è scesa al 4,7%.
Completano la top ten quattro aziende cinesi: CALB, Eve Energy, Gotion High-tech e Sunwoda. Queste hanno registrato tutte tassi di crescita superiori alla media, con quote di mercato rispettivamente del 4,5%, 2,4%, 2,3% e 2,1%.
Gli altri produttori, inclusi quelli europei, si trovano in coda alla classifica, con una quota di mercato complessiva dell’8,5%.