L’acquisto di un’auto elettrica sta diventando sempre più popolare, con un mercato del nuovo e dell’usato in costante crescita e una rete di stazioni di ricarica sempre più fitta. Tuttavia, per molti automobilisti che non hanno la possibilità di ricaricare a casa, il passaggio all’elettrico resta un’idea difficile da realizzare.

Se anche tu ti trovi in questa situazione e non hai ancora preso una decisione, ecco 9 domande che ti aiuteranno a fare chiarezza e capire se la mobilità elettrica è realmente compatibile con il tuo stile di vita.

1. Perché rinunciare alla mobilità elettrica?

A prima vista, la mancanza di un punto di ricarica personale potrebbe sembrare un ostacolo insormontabile. Se vivi in un condominio senza posti auto o in una casa senza garage, la ricarica diventa un problema perché implica un costo maggiore in bolletta e potenziali rischi (ad esempio, vandalismo del cavo di ricarica o dell’auto). L’acquisto di un’auto elettrica, con il suo prezzo di partenza più elevato rispetto ai modelli termici, potrebbe comportare un aumento del budget complessivo. Inoltre, l’incertezza sul futuro delle infrastrutture di ricarica e le nuove normative a favore delle auto a combustione potrebbero creare timori e spingere a rimandare il grande passo verso una mobilità più sostenibile.

2. Perché, però, scegliere l’elettrico?

Nonostante le sfide, i motivi per adottare un veicolo elettrico sono numerosi e importanti. La sensibilità ambientale, la salvaguardia del futuro dei propri figli e l’esempio da dare sono tutti fattori che possono spingere verso questa scelta.

Le zone a basse emissioni, sempre più diffuse, impongono una revisione dei mezzi di trasporto individuali. La curiosità e l’opportunità di provare il piacere di guida di un’auto elettrica, magari in concessionaria, possono essere un’occasione per scoprire le sue potenzialità.

La percezione dei modelli termici ormai come meno attraenti, meno affidabili e più costosi da manutenere, spinge molti a considerare l’elettrico. E non dimentichiamo il ruolo degli employeur, sempre più interessati a promuovere l’utilizzo di veicoli elettrici all’interno della flotta aziendale.

3. Dove posso ricaricare?

La prima domanda da porsi è: dove posso ricaricare se non ho la possibilità di farlo a casa? È importante avere a disposizione diverse opzioni per evitare di rimanere bloccati. La rete di ricarica in corrente alternata, realizzata da enti locali in luoghi pubblici come strade e parcheggi, è un’opzione da considerare.

Altre soluzioni si trovano spesso nei supermercati, nei centri commerciali, nei ristoranti, nei cinema, nelle concessionarie e nelle zone artigianali.

Se il tuo lavoro non è ancora attrezzato, non esitare a contattare il tuo employeur per chiedere la possibilità di utilizzare almeno una presa di corrente. Esistono incentivi per le aziende che promuovono l’utilizzo di veicoli elettrici da parte dei dipendenti.

4. Posso contare sugli operatori privati?

Operatori privati come Ionity, Fastned, Engie e TotalEnergies hanno contribuito ad equipaggiare tutte le aree di servizio autostradali in Italia con stazioni di ricarica. Molti di loro si stanno concentrando sull’apertura di siti nelle zone urbane, soprattutto per facilitare l’utilizzo di veicoli elettrici per i pendolari.

Sebbene offrano tariffe competitive, queste sono spesso più alte rispetto ai prezzi domestici dell’elettricità. Spesso, le tariffe più basse sono associate a un abbonamento mensile. È fondamentale analizzare le diverse offerte disponibili per trovare la soluzione più conveniente per te.

5. I prezzi della ricarica sono omogenei e ben visibili?

Purtroppo, i prezzi della ricarica sono tutt’altro che omogenei. Il metodo di pagamento può influenzare il costo finale e, in alcuni casi, si possono riscontrare degli abusi. Le anomalie più marcate si verificano spesso nelle reti di ricarica dei consorzi energetici, dove utilizzare un badge di un operatore di mobilità può risultare molto costoso.

I costi della ricarica sono calcolati in base a diversi criteri, come il kilowattora, il tempo di ricarica e, talvolta, le penali per un tempo di ricarica prolungato. La mancanza di chiarezza e di informazioni sui prezzi spesso costringe gli utenti a ricorrere ad applicazioni per evitare di incorrere in costi imprevisti.

6. È davvero più conveniente guidare un’auto elettrica?

Le aziende e le istituzioni che promuovono i benefici economici della mobilità elettrica si basano spesso su dati nazionali e su scenari ideali. In realtà, la convenienza dipende da diversi fattori, tra cui le tue abitudini di acquisto di veicoli.

Se hai sempre scelto modelli usati a prezzi bassi, il passaggio all’elettrico potrebbe non essere così vantaggioso, soprattutto se si considera l’acquisto di un veicolo elettrico nuovo, magari in leasing.

Se invece sei abituato a comprare auto a benzina o diesel nuove, il risparmio sarà più probabile, in particolare se percorri molti chilometri all’anno, come nel caso dei taxi e dei VTC.

È importante fare i conti con i tuoi dati personali, tenendo conto anche dell’aumento previsto dei prezzi dei carburanti nei prossimi anni, un fattore che renderà l’elettrico sempre più conveniente.

7. Le agevolazioni specifiche possono cambiare le carte in tavola?

L’incentivo governativo non è più automatico. Il luogo di produzione del veicolo e il suo punteggio ambientale influenzano l’entità del bonus. Per i modelli nuovi, se il prezzo di acquisto è inferiore a 47.000 euro IVA inclusa, la sovvenzione è di 4.000 euro, o 7.000 euro per chi ha un reddito fiscale di riferimento per parte non superiore a 15.400 euro.

Altri incentivi possono ridurre ulteriormente la spesa, come il bonus rottamazione (1.500 o 5.000 euro a seconda della situazione fiscale) per chi si libera di un veicolo a combustione ritenuto troppo inquinante. Anche le agevolazioni locali possono contribuire a ridurre il costo finale.

Il leasing sociale, grazie a canoni mensili di 100-150 euro, è una soluzione interessante per avere un’auto elettrica nuova. Tuttavia, è importante tenere a mente che al termine del contratto il veicolo va restituito e non si ha diritto al rinnovo. Inoltre, il cliente è responsabile delle condizioni del veicolo restituito, con possibili penali in caso di danni.

8. La scelta del veicolo è importante?

Quando non si ha un punto di ricarica personale, la scelta del veicolo elettrico richiede maggiore attenzione. Se si desidera un vantaggio economico, è fondamentale assicurarsi di poter beneficiare degli incentivi all’acquisto o scegliere modelli con un prezzo iniziale basso.

Le soluzioni esterne di ricarica possono influenzare il tipo di veicolo da scegliere. Se si prevede di utilizzare principalmente punti di ricarica in corrente alternata con limiti di tempo e penali, è consigliabile optare per un modello con un caricatore da 22 kW AC, abbandonando invece quelli con un caricatore da 7 kW. Nel caso in cui la ricarica avvenga principalmente su stazioni DC ultraveloci, è consigliabile scegliere veicoli con un’alta curva di potenza.

9. Cosa posso fare per ridurre i costi di ricarica?

Dato che la ricarica esterna è generalmente più costosa dell’elettricità domestica, come si possono compensare i costi aggiuntivi? Innanzitutto, è fondamentale scegliere un’auto elettrica efficiente per l’utilizzo che ne farai.

I modelli multifunzione non sono necessariamente i più efficienti in termini di consumo. Un’attenta guida ecologica può contribuire ad economizzare fino a 1-2 kWh/100 km, ovvero un quarto del budget di ricarica.

Anche l’acquisto di un modello usato affidabile, con un prezzo tra 15.000 e 20.000 euro, può rappresentare una soluzione vantaggiosa. Tra le opzioni più interessanti in questa fascia di prezzo spiccano i Tesla Model 3, Hyundai Ioniq, Kia e-Niro e Hyundai Kona.

Il carpooling, la mobilità ciclistica e le passeggiate a piedi sono altre strategie per ridurre i costi di consumo energetico.

La transizione all’elettrico, anche senza la possibilità di ricarica a casa, è possibile. Con una pianificazione accurata, una ricerca approfondita e la giusta attenzione alle diverse opzioni di ricarica, la mobilità elettrica può diventare una realtà accessibile e conveniente.