Geely, il colosso cinese del settore automobilistico, sta esplorando diverse opzioni per avviare la produzione dei suoi modelli in Europa. Con ambizioni crescenti nel mercato europeo, il gruppo si trova di fronte a nuove sfide, in particolare a causa dell’introduzione di dazi doganali che potrebbero entrare in vigore entro ottobre 2024. Per affrontare queste barriere commerciali, la strategia più ovvia sarebbe quella di stabilire una produzione locale.

Li Chuanhai, vice-presidente di Geely Auto Group, ha però espresso incertezze sulla costruzione di un impianto in Europa, pur menzionando la Polonia come una possibile sede. Tuttavia, il governo polacco non sembra ancora del tutto convinto della proposta di Geely. In alternativa alla costruzione di una nuova fabbrica, il gruppo potrebbe considerare l’acquisizione di stabilimenti esistenti, come già fatto da altri produttori nel continente, o stabilire alleanze con partner locali.

Oltre a questi sviluppi, Geely ha legami significativi con marchi europei come Volvo, di cui è proprietaria, e Renault. Lynk&Co, un’altra divisione di Geely, potrebbe produrre veicoli specifici per l’Europa una volta che Volvo trasferirà la produzione del modello EX30, attualmente assemblato in Cina, in Europa. Inoltre, Geely e Renault hanno avviato una cooperazione per creare la joint venture Horse, focalizzata su motori termici e ibridi.

Considerando queste sinergie, vi è la possibilità che Geely utilizzi impianti europei di Renault per assemblare i suoi veicoli elettrici, mitigando così l’impatto dei nuovi dazi sulle esportazioni di veicoli cinesi. La situazione è in continua evoluzione, e Geely si sta preparando a muovere i suoi pezzi nel complesso scacchiere del mercato automobilistico europeo.



Fonte: www.automobile-propre.com