Stellantis, colosso dell’automobile a cui appartengono marchi come Fiat, Chrysler e Peugeot, ha deciso di sospendere temporaneamente la produzione della Fiat 500e, il suo veicolo elettrico. La causa principale di questa fermata è un significativo calo della domanda per la piccola city car elettrica, un fenomeno che sta influenzando l’intero settore.
Non si tratta solo di una problematica legata al marchio Fiat. Sebbene molti media possano far propendere per un rallentamento generale del mercato globale delle auto elettriche, la realtà è assai più complessa. Diverse aziende automobilistiche attribuiscono questa apparente crisi a una serie di incentivi e politiche ambientali disomogenee presenti nelle varie regioni. Stellantis ha confermato questo scenario, affermando che la sospensione della produzione è direttamente collegata alle “profondità difficoltà” affrontate dai costruttori europei nel settore delle auto elettriche.
La Fiat 500e, una simpatica city car elettrica, viene prodotta nel prestigioso stabilimento Mirafiori di Torino, il luogo di nascita della Fiat. La sospensione della produzione, che avrà inizio il 13 settembre, durerà quattro settimane. Stellantis assicura che sta lavorando attivamente per affrontare questa fase di transizione impegnativa.
Mentre Fiat si affretta a imputare la colpa alla politica locale e alla mancanza di incentivi, altri marchi sembrano avere più successo, ricevendo una crescente domanda per i loro veicoli elettrici. Un breve confronto dei prezzi mette in luce i problemi sottostanti: la Fiat 500e con batteria da 42 kWh parte da 35.000 euro nella maggior parte dei mercati europei, mentre la Kia EV3, con batteria da 58,3 kWh, ha un prezzo d’ingresso di 36.000 euro, offrendo un veicolo più grande e prestante.
Simile per dimensioni e prestazioni alla 500e è la Citroen e-C3, che parte da un prezzo sorprendentemente basso di 23.300 euro, ben 12.000 euro in meno rispetto alla Fiat. Sembra che a un certo punto Fiat abbia deciso di posizionarsi come un marchio di fascia alta, dimenticandosi però di informare i propri clienti, che hanno prontamente risposto facendosi sentire attraverso le loro scelte d’acquisto.
Tuttavia, non tutto è negativo. Stellantis prevede di investire 100 milioni di euro nello stabilimento Mirafiori per implementare batterie ad alte prestazioni. Inoltre, sono in programma l’introduzione di una versione ibrida della 500 elettrica tra il 2025 e il 2026, una scelta che appare già discutibile e che potrebbe portare la casa automobilistica a un cambio di direzione in futuro.
I sindacati hanno fatto pressioni affinché Stellantis rilanciasse il sito di Mirafiori, che ha visto un calo della produzione negli ultimi anni, nella speranza di introdurre un nuovo veicolo economico e in alta capacità produttiva. Stellantis ha dichiarato di voler trasformare Mirafiori in un “centro di innovazione e sviluppo globale”, un passo cruciale per affrontare le sfide legate alla transizione verso una mobilità sostenibile.
Il governo italiano ha messo in campo un piano da un miliardo di euro per incentivare l’adozione di veicoli più ecologici, comprendente sussidi per l’acquisto di auto elettriche. Tuttavia, ci sono state tensioni tra Roma e Stellantis riguardo all’approccio del governo sugli incentivi.
Fonte: www.arenaev.com