All’IAA di Hannover, il Tesla Semi ha attirato l’attenzione di molti visitatori, nonostante la sua posizione defilata, accanto a marchi di grande fama come Volkswagen e MAN. La curiosità attorno al camion elettrico è palpabile, con code significative per salire a bordo e provare l’esperienza di guida. Tra i tanti in fila, spicca Fritz-Gerhard Hamann, un imprenditore di Holzminden, che ha prenotato il suo Tesla Semi nel 2019 e ora è ansioso di conoscere la data di consegna in Europa. Non è solo lui a porsi questa domanda; anche ingegneri di altre case automobilistiche attendono con interesse la possibilità di esplorare più da vicino questo innovativo veicolo elettrico.
Durante un’acclamata presentazione, Dan Priestley, responsabile dello sviluppo camion di Tesla, ha evidenziato come il Tesla Semi sia già in uso in Nord America, riuscendo a percorrere fino a 800 km con una sola carica. La maggior parte di questi veicoli è integrata nel parco mezzi di PepsiCo in California, dimostrando che gli autocarri elettrici possono affrontare viaggi lunghi senza difficoltà. Priestley ha delineato i vantaggi economici del Semi, progettato appositamente come veicolo elettrico per ottimizzare i costi operativi e massimizzare l’efficienza, posizionandosi così come un’alternativa competitiva ai tradizionali camion a diesel.
La tecnologia di ricarica del Semi include sistemi di ricarica megawatt proprietari, che promettono tempi di inattività ridotti al minimo. Test condotti hanno dimostrato in modo convincente la robustezza del camion, che ha affrontato condizioni estreme, dalla California all’Alaska, attestandone l’idoneità anche per le impegnative tratte europee. Priestley ha inoltre comunicato che Tesla intende adattare il Semi alle normative e ai requisiti di mercato europei, con un debutto previsto non prima del 2026, coincidente con l’espansione della capacità produttiva nella nuova fabbrica del Nevada.
Un altro aspetto fondamentale evidenziato da Priestley è il basso consumo energetico, fissato a 100 kWh ogni 100 km, rendendo il Semi uno dei camion elettrici più efficienti sul mercato. Per mettere in prospettiva questo dato, basta confrontarlo con i risultati di un tour europeo con il Daimler eActros 600, che ha registrato un consumo medio di 103 kWh.
L’affidabilità del Tesla Semi è un ulteriore punto di forza: il 95% della flotta attuale opera senza guasti significativi e le riparazioni sono solitamente completate entro 24 ore. In conclusione, Priestley ha ribadito l’impegno di Tesla a contribuire all’elettrificazione del trasporto di merci pesanti in Europa, con l’obiettivo di ridurre i costi attraverso l’integrazione verticale.
In un contesto competitivo, la possibile introduzione del Semi in Europa rappresenta una sfida, non solo per i produttori europei, ma anche per i colossi americani. Fritz-Gerhard Hamann resta ottimista riguardo al suo ordine, spiegando che la sua fede nel marchio Tesla non è solo commerciale, essendo lui stesso un appassionato possessore di veicoli Tesla. Un sentimento condiviso tra i partecipanti all’evento, molti dei quali sono stati visti indossare i marchi concorrenti, segno della consapevolezza generale che l’ingresso di Tesla nel mercato sarà significativo e non può essere sottovalutato.
Fonte: www.electrive.com