La recente decisione di Connect Bus di cambiare fornitore per l’acquisto di autobus elettrici è stata influenzata dalla mancata consegna da parte di Ebusco dei 47 modelli Ebusco 3.0, come inizialmente concordato. Secondo quanto riportato dai media svedesi, la società ha deciso di esplorare nuove opzioni e, dopo aver valutato sei alternative, ha scelto BYD per la sua offerta che coniuga qualità del prodotto e tempi di consegna favorevoli. Jonas Kempe, CEO di Connect Bus, ha affermato che questa scelta è stata fondamentale per garantire il servizio previsto.
Nel contesto di Ebusco, la situazione è in evoluzione con cambiamenti significativi sia a livello dirigenziale che operativo. Christian Schreyer è diventato il nuovo CEO, prendendo il posto di Peter Bijvelds e Michiel Peters, mentre il Consiglio di Sorveglianza ha visto anch’esso nuovi nomi in seguito all’attuazione di un piano di riorganizzazione mirato a superare l’attuale fase difficile che l’azienda sta affrontando.
I dati finanziari di Ebusco parlano chiaro: nel primo semestre del 2024, l’azienda ha registrato una perdita EBITDA di 60,7 milioni di euro, pari a un incremento del 40% rispetto all’anno precedente, con un fatturato di 38 milioni di euro, in calo dell’8,8%. Nonostante un portafoglio ordini di 1.662 autobus, solo 98 sono stati consegnati tra gennaio e giugno, evidenziando la difficoltà nell’evasione degli ordini. Per affrontare questa crisi, Ebusco ha già avviato misure come il trasferimento dell’assemblaggio del modello Ebusco 3.0 a un partner esterno in Cina, una mossa strategica volta a migliorare l’efficienza produttiva e le tempistiche di consegna.
Fonte: www.electrive.com