Stellantis ha annunciato la cancellazione del progetto di cojoint venture con Orano, un’importante azienda specializzata nel riciclo, per il recupero delle batterie delle vetture elettriche. Questo piano era stato inizialmente concepito l’anno scorso, con l’obiettivo di sviluppare un sistema di riciclo delle batterie in fine vita e dei materiali di scarto provenienti dalle gigafactory. Tuttavia, dopo quasi un anno di riflessioni e valutazioni, le due aziende hanno deciso di non portare avanti l’accordo, come confermato in un breve comunicato.
Il focus della cojoint venture prevedeva la costruzione di un impianto entro il 2026, progettato per estrarre la “massa nera”, ovvero i materiali dalle batterie agli ioni di litio. Questi materiali avrebbero dovuto essere trattati e raffinati da Orano per poi essere riutilizzati da Stellantis nella produzione di nuove batterie, contribuendo così a un’economia circolare volta a prolungare la vita dei veicoli e delle loro componenti.
Nonostante la cancellazione della cojoint venture, Orano ha dichiarato di essere aperta a nuove forme di collaborazione con Stellantis. Le due aziende hanno riconosciuto la solidità della relazione di collaborazione già sviluppata e stanno esplorando altre opportunità commerciali, considerando l’eccellenza dei processi di riciclo offerti da Orano.
Pertanto, anche se questo progetto specifico è stato bocciato, vi è la possibilità che la sinergia tra le due aziende si trasformi in un alleanza di altro tipo, continuando così a lavorare insieme nel campo del riciclo delle batterie. La situazione rappresenta un’importante evoluzione nella strategia di Stellantis, che mira a integrare pratiche sostenibili nel suo modello di business, ma che dovrà ora ripensare le modalità di gestione delle batterie a fine vita.
Fonte: www.automobile-propre.com