Il Consiglio dell’Unione Europea ha recentemente approvato l’implementazione di dazi speciali sui veicoli elettrici importati dalla Cina. Questa decisione mira a contrastare i danni causati dai sussidi governativi cinesi, come evidenziato da un’indagine condotta dalla Commissione Europea. L’adozione di tali tariffe è stata supportata da diversi stati membri, tra cui Francia e Italia, mentre la Germania si è espressa contro l’iniziativa.

I dazi anti-sussidi definitivi, proposti dalla Commissione Europea, entreranno in vigore a partire dal mese di novembre e varieranno in base al produttore. Ad esempio, aziende come BYD e Geely affronteranno dazi rispettivamente del 17% e del 19.3%, mentre il produttore SAIC dovrà affrontare una tassa del 36.3%. Tesla avrà una carico di dazio più leggero, fissato al 9%, grazie alla sua struttura operativa in Cina che ha comportato minori sussidi.

È importante notare che questi dazi non verranno applicati retroattivamente, contrariamente a quanto inizialmente previsto. L’implementazione dei nuovi dazi rappresenta una fase importante per la competitività del mercato automobilistico europeo, in quanto mira a proteggere i produttori europei dalle pratiche commerciali percepite come sleali da parte dei produttori cinesi.

Nel frattempo, le negoziazioni tra l’Unione Europea e la Cina proseguono per esplorare soluzioni alternative, sempre nel rispetto delle normative internazionali. Seguiranno ulteriori sviluppi mentre si avvicina la data di entrata in vigore dei dazi, con potenziali impatti significativi sul settore automotive europeo e sulle dinamiche del mercato globale.



Fonte: www.electrive.com