Goldman Sachs Asset Management si è rivelato un attore chiave nel tentativo di risolvere la crisi di liquidità che sta affrontando Northvolt, il produttore svedese di batterie. La nota agenzia di stampa Bloomberg ha riferito che Northvolt ha necessità di reperire 200 milioni di euro per far fronte alle sue esigenze a breve termine, con circa 150 milioni già assicurati attraverso impegni verbali. Tuttavia, nonostante gli sforzi, un portavoce dell’azienda ha scelto di non commentare la situazione.

La crisi di Northvolt è emersa in modo evidente durante l’estate, quando BMW ha annullato un ordine per celle di batteria dal valore di miliardi, motivando la decisione con ritardi nella produzione. Questo ha spinto il CEO Peter Carlsson a riconoscere che i suoi piani di espansione erano stati troppo ambiziosi e ha comportato un ripensamento della strategia focalizzando l’attenzione sulla fornitura ai clienti della prima Gigafactory situata a Skellefteå.

La riorganizzazione interna è stata rapida: nel mese di luglio è stato nominato un nuovo CFO e in agosto si è deciso di chiudere il centro di ricerca in California e di deprioritizzare attività secondarie come la produzione di materiali per catodi e la creazione di un impianto di stoccaggio per batterie. Come risultato di queste modifiche, 1.600 posti di lavoro saranno tagliati in tre sedi svedesi, insieme a un 20% di riduzioni a livello internazionale.

A inizio ottobre, una delle controllate di Northvolt, Northvolt Ett Expansion AB, ha dichiarato insolvenza. Questa società era responsabile della produzione per Audi e BMW, e anche Audi ha temporaneamente ritirato il proprio ordine con Northvolt. In questo contesto, la partecipazione di Goldman Sachs è vista come un modo per rassicurare altri investitori e stimolare il loro coinvolgimento nel finanziamento necessario.

Gli interessi tra i vari azionisti sono molto diversi; mentre BMW ha ritardato i suoi piani d’acquisto, il Gruppo Volkswagen ha un’appassionata dipendenza dalle celle di Northvolt, necessarie per veicoli elettrici come i camion Scania e le auto sportive Porsche. Anche se Volkswagen ha mostrato disponibilità a supportare Northvolt, le attuali politiche di contenimento dei costi potrebbero rendere difficile l’afflusso di ingenti capitali.

In un momento in cui il settore delle batterie sta attraversando una fase critica, la resilienza di Northvolt sarà testata dalle sue capacità di adattamento e ristrutturazione, e dalla reale disponibilità di supporto da parte dei grandi clienti e investitori.



Fonte: www.electrive.com