Il gruppo automobilistico Stellantis ha annunciato un cambio significativo nella sua strategia produttiva, decidendo di ridurre la produzione di veicoli con motore a combustione interna per aumentare invece l’assemblaggio di auto elettriche. Questa decisione mira a rispettare gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 previsti per il 2025, evitando così le sanzioni imposte dall’Unione Europea. Jean-Philippe Imparato, nuovo COO di Stellantis per la regione europea, ha sottolineato l’urgenza della situazione, con la possibilità che le riduzioni nella produzione di auto tradizionali inizino già il 1° novembre.

Imparato, che ha assunto questo ruolo dopo una ristrutturazione della dirigenza, ha fornito dettagli sui target da raggiungere: per rispettare gli obiettivi di sostenibilità, Stellantis deve raddoppiare la propria quota di auto elettriche, portandola al 24% delle vendite totali nel prossimo anno. Ha evidenziato come l’unica via percorribile, se la domanda di veicoli elettrici rimane costante, sia quella di diminuire la produzione di modelli a combustione.

Stellantis si è già dichiarata contraria a qualsiasi tipo di moratoria sulle normative che disciplinano le emissioni di CO2, temendo che eventuali ritardi avvantaggerebbero i produttori cinesi, già avanti nella transizione verso veicoli più tecnologicamente avanzati. A questo fine, l’azienda ha recentemente investito in Leapmotor, un produttore cinese di auto elettriche, che sta introducendo modelli economici in Europa, contribuendo così ai risultati di emissione del gruppo.

Tuttavia, questa transizione potrebbe portare a ulteriori sfide nel mercato europeo, dove Stellantis sta affrontando un calo delle vendite e ritardi nel lancio di modelli chiave come il Citroën C3 e la sua versione elettrica. Imparato prevede di adottare strategie mirate per ogni mercato europeo, incentivando i concessionari ad aumentare le vendite di veicoli elettrici, con l’auspicio che questi possano generare profitti significativi. Le misure di incentivo non solo riguarderanno i veicoli elettrici, ma anche i modelli a combustione, che potrebbero subire un incremento dei prezzi a seconda delle dinamiche di mercato.

Imparato ha anche affrontato la questione dei leasing in scadenza; molti concessionari stanno affrontando un surplus di veicoli elettrici in fase di restituzione. Ha sottolineato la necessità di supportare i rivenditori riguardo ai valori residui e di massimizzare il potenziale a lungo termine di queste auto, indicandone la possibilità di rivenderle più volte dopo il primo leasing. In sintesi, Stellantis si prepara a una trasformazione significativa nel suo modello di business, affrontando sfide sia interne che esterne nel panorama competitivo europeo.



Fonte: www.elektroauto-news.net