Negli ultimi mesi, il network delle stazioni di ricarica per veicoli elettrici ha subito un importante incremento in Francia, con un totale di oltre 148.000 punti di ricarica registrati a fine agosto 2024. Tra questi, le stazioni di ricarica rapida rappresentano circa il 18% del totale. Sebbene la quantità di stazioni sia aumentata, anche la qualità è migliorata, con attrezzature più sofisticate, potenti e affidabili. Questo ha sollevato la domanda: quali sono le differenze tra i vari modelli di stazioni di ricarica per gli utenti?
Dopo aver messo alla prova alcune delle principali stazioni presenti lungo le strade, emergono chiaramente le distinzioni. Prima fra tutte, la ABB HP CP500 C (Gen 4). Questa stazione, dal design elegante e innovativo, si distingue per la sua potente capacità di erogazione di 350 kW. Un elemento pratico è l’auréola luminosa che indica lo stato della stazione. Nonostante la sua efficienza, alcuni utenti potrebbero incontrare difficoltà legate a problemi di pulizia dello schermo o all’uso del terminale di pagamento.
Passando all’Alpitronic Hypercharge HYC, riconoscibile per le sue griglie di ventilazione e altezza di oltre 2 metri, offre un’innovativa tecnologia chiamata "Power Stack" che consente prestazioni di ricarica fino a 400 kW. Un vantaggio significativo è la presenza di più porte, che però implica una divisione della potenza disponibile se più veicoli sono collegati contemporaneamente. L’interfaccia utente è generalmente efficace anche se richiede una serie di passaggi per interrompere la ricarica.
Le stazioni Siemens Sicharge D si distinguono per il loro grande pannello di controllo completamente touchscreen, facilitando la lettura delle informazioni anche in condizioni di sole intenso. Queste stazioni offrono modularità, consentendo una potenza di ricarica fino a 300 kW, ma il processo di interruzione della ricarica risulta più laborioso rispetto ad altri modelli.
In un’altra categoria, il Tesla Supercharger CS-615-E2 è progettato principalmente per i veicoli Tesla, offrendo potenze teoriche superiori a 600 kW, ma limitandosi in pratica a un massimo di 250 kW. La qualità dei materiali e l’interfaccia sono però criticate da alcuni utenti, insieme alla mancanza di compatibilità con veicoli ad alta tensione.
Infine, le stazioni Nidec IECharge sono rivolte a zone più periferiche, proponendo una potenza di 320 kW. Sebbene siano visivamente attraenti, i requisiti costruttivi lasciano a desiderare rispetto ad altre stazioni di ricarica.
In sintesi, mentre il panorama delle stazioni di ricarica continua a evolvere, le differenze qualitative e funzionali tra i vari modelli rimangono significative. Gli utenti possono beneficiare di una crescente varietà, ma scelti con attenzione, alcuni modelli si distinguono per l’affidabilità e la facilità d’uso, con note di merito per Alpitronic e Siemens, a scapito di Tesla, che si trova un po’ indietro nella corsa alla modernizzazione.
Fonte: www.automobile-propre.com