Il mercato italiano delle auto elettriche sta attraversando un periodo di incertezze e difficoltà, riflettendo un calo significativo delle immatricolazioni. A ottobre 2024, sono state registrate solo 4.963 immatricolazioni di vetture full electric, con una diminuzione del 13,3% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Questo calo si inserisce in un contesto più ampio, caratterizzato da una quota di mercato che si attesta al 3,9%, in leggero diminuzione rispetto al 4,1% dello stesso mese dell’anno scorso.

Il panorama complessivo per il 2024 mostra un incremento delle immatricolazioni di auto elettriche nei primi dieci mesi, con un totale di 52.523 vetture registrate, pari a un aumento del 2% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Tuttavia, al 31 ottobre il parco circolante di auto elettriche nel Paese ammonta a 266.098 unità, mantenendo una market share costante rispetto al periodo precedente.

L’andamento del mercato auto in Italia non è promettente, con un calo del 9,2% rispetto ad ottobre del 2023, e un timido aumento dello 0,9% nei dieci mesi, raggiungendo 1.332.807 immatricolazioni. Allo stesso tempo, la ripartizione delle immatricolazioni di auto elettriche mostra una predominanza di acquisti da parte dei privati, che rappresentano il 53% delle vendite, seguiti dalle flotte aziendali e dal settore del noleggio.

Il divario tra l’Italia e altri grandi Paesi europei in termini di adozione delle auto elettriche è evidente. Francia, Germania, Spagna e Regno Unito mostrano quote di mercato decisamente più elevate: 17,2% in Francia, 13,1% in Germania, 5,2% in Spagna e 17,9% nel Regno Unito. In questo contesto, l’Italia si trova in una posizione di svantaggio, con una share di mercato delle vetture elettriche che si colloca sotto il 4%.

Fabio Pressi, presidente di Motus-E, ha sottolineato la necessità di una strategia chiara e condivisa per rilanciare il settore automotive nazionale. Secondo Pressi, il contesto italiano attuale, caratterizzato da un’elevata incertezza e dalla confusione legata alle politiche di supporto del governo, rende difficile per i consumatori e per l’industria orientarsi e pianificare il futuro. L’annuncio di un nuovo piano di sostegno alla domanda, emerso dal Tavolo Automotive, è stato accolto con ambivalenza, soprattutto alla luce della proposta del governo di ridurre drasticamente le risorse già stanziate.

Per tutelare l’industria e i lavoratori del settore, Pressi ha evidenziato l’importanza di un dialogo aperto e costruttivo tra tutte le parti interessate. Solo un confronto sereno e collaborativo potrà tracciare un percorso chiaro per un’industria che riveste un ruolo cruciale per l’economia nazionale e per il futuro della mobilità sostenibile in Italia.



Fonte: www.motus-e.org