Il governo britannico sta rivedendo il proprio approccio riguardo alla vendita di automobili elettriche da parte dei produttori, in risposta alla chiusura di un impianto di Stellantis, che ha citato la legislazione in questione come una delle cause alla base di questa difficile decisione. Attualmente, la legge nota come “mandato ZEV” impone agli automobilisti di vendere un numero sempre maggiore di veicoli elettrici ogni anno, con obiettivi ambiziosi che prevedono il raggiungimento del 22% di vendite di auto elettriche nel 2024 e dell’80% entro il 2030. Le aziende che non rispettano tali target rischiano sanzioni significative, che possono arrivare a circa 20.000 euro per ogni veicolo non conforme.

I timori per un possibile crollo del mercato delle auto elettriche sono sempre più evidenti, soprattutto in un contesto di vendite stagnanti. La chiusura dell’impianto a Luton da parte di Stellantis è la testimonianza di come le richieste legislative possano influire profondamente sui costi e sulla sostenibilità economica della produzione nel Regno Unito. Di fronte a questa situazione critica, il governo sta cercando di creare un equilibrio tra la necessità di promuovere la transizione verso veicoli a basse emissioni e la salvaguardia dei posti di lavoro e degli investimenti nell’industria automobilistica locale.

Rachel Reeves, ministra delle Finanze, ha sottolineato l’importanza di sostituire l’approccio attuale con un sistema che supporti adeguatamente l’industria. Le consultazioni in corso potrebbero portare a modifiche significative nel “mandato ZEV”, con l’obiettivo di garantire un futuro più stabile per i costruttori e per l’occupazione nel settore. Jonathan Reynolds, segretario di Stato per il commercio e gli scambi, ha ammesso che gli attuali obiettivi potrebbero non funzionare e si è impegnato a coinvolgere le aziende nel processo di revisione del mandato, ascoltando le loro proposte e preoccupazioni.

Di fronte a questo scenario incerto, il Regno Unito si trova di fronte alla sfida di dare il via a una vera rivoluzione verde nell’automotive, senza compromettere il tessuto economico del paese.



Fonte: www.automobile-propre.com