Negli ultimi anni, il Giappone ha vissuto un ritardo significativo nel settore delle auto elettriche, un mercato dominato dalla Cina e dalla Corea del Sud. In risposta a questa situazione critico, i due giganti dell’automobile giapponesi, Toyota e Nissan, hanno annunciato un’imponente alleanza volta a stimolare la produzione nazionale di batterie per veicoli elettrici, con un investimento di 7 miliardi di dollari.
L’obiettivo di questa collaborazione è chiaro: rafforzare la catena di approvvigionamento interna e aumentare la capacità produttiva di batterie, passando da 80 GWh a 120 GWh, con un ambizioso traguardo di 150 GWh entro il 2030. Il governo giapponese ha manifestato il proprio supporto, annunciando una prossima assistenza di 2,44 miliardi di dollari per aiutare i produttori locali a raggiungere tali mete.
Il mercato interno giapponese ha visto una crescente pressione da parte di aziende cinesi come BYD, che ha visto un aumento del 184% delle importazioni nel primo semestre del 2024. La competitività dei modelli cinesi, caratterizzati da prezzi più accessibili e una vasta gamma di opzioni, si scontra con le difficoltà dei produttori giapponesi che non possono offrire una similar varietà al momento.
Toyota prevede di lanciare una nuova fabbrica di batterie entro il 2029 per rifornire i futuri modelli elettrici di Lexus, mentre Nissan si sta preparando ad aprire un impianto per batterie LFP (lithium-fer-phosphate) entro il 2028. Inoltre, Panasonic, in qualità di partner strategico, contribuirà alla produzione di batterie per Subaru e Mazda.
Tuttavia, il cammino da percorrere è ancora lungo. Attualmente, la Cina detiene una quota di mercato dominante, con CATL e BYD al vertice, e il Giappone deve affrontare questa sfida con decisione e innovazione per non rimanere indietro nel mercato globale delle auto elettriche.
Fonte: www.automobile-propre.com