La recente decisione della Beijing Electric Vehicle Company (BJEV) di chiudere tre stabilimenti di produzione a Pechino, Qingdao e Cangzhou, mentre apre una nuova fabbrica nella capitale cinese, mette in luce le difficoltà affrontate dall’azienda. Secondo quanto riportato da CN EV Post, questa mossa è accompagnata da una drastica riduzione della capacità produttiva: BJEV sarà in grado di produrre solo 120.000 veicoli elettrici all’anno, rispetto ai 320.000 precedenti.
Questo ridimensionamento è particolarmente notevole considerando il boom del mercato dei veicoli elettrici in Cina. Solo ad agosto, le vendite di Veicoli a Nuova Energia (NEVs), che comprendono BEV, PHEV e FCEV, hanno registrato un aumento del 30% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Tuttavia, BJEV ha faticato a mantenere il passo con la concorrenza. Lanciata nel 2013, l’azienda ha visto un calo costante delle vendite dal 2019, con solo 26.000 veicoli venduti nel 2021. Sebbene le vendite siano aumentate a 92.000 unità nel 2023, il primo semestre del 2024 ha mostrato un nuovo crollo, con appena 28.000 unità vendute, un numero che mette in evidenza la differenza con la capacità produttiva non più utilizzata.
BJEV commercializza i propri veicoli attraverso tre marchi distinti: Arcfox, Beijing Automotive e Stelato, quest’ultimo frutto di una collaborazione con Huawei. È interessante notare che BAIC, la casa madre di BJEV, è anche il principale azionista di Mercedes-Benz, detentore del 9,98% delle quote. Questo collegamento reciproco si traduce in partnership che vedono entrambe le aziende collaborare nella produzione di veicoli in Cina. La situazione attuale di BJEV pone interrogativi sul futuro dell’azienda in un mercato che continua a espandersi e dove la concorrenza si fa sempre più agguerrita.
Fonte: www.electrive.com