La recentissima decisione di Volkswagen di interrompere la produzione del Polo in Europa, dopo ben 40 anni di storia, segna un momento cruciale nell’evoluzione dell’industria automobile. Il piccolo modello, simbolo di una generazione, verrà ora prodotto al VW-Werk di Kariega, in Sudafrica, mentre lo stabilimento di Pamplona si prepara a una trasformazione radicale per accogliere la produzione di veicoli elettrici.

Questa mossa non è solo una semplice riorganizzazione, ma riflette una evoluzione significativa verso l’elettrificazione del mercato automobilistico. A partire dal 2026, l’impianto spagnolo vedrà la nascita di nuovi modelli di auto elettriche, come il VW ID.2X, una variante SUV del modello ID.2all, e il Skoda Epiq. Questi veicoli si inseriranno nel segmento dei piccoli SUV, cercando di mantenere prezzi competitivi, intorno ai 25.000 euro, in un mercato dove il Polo attualmente è venduto a partire da 20.000 euro.

Il Polo, che ha raggiunto un’impressionante cifra di oltre 8,4 milioni di unità prodotte a Pamplona dal 1984, ha visto un calo delle vendite negli ultimi anni, con una crescente preferenza dei consumatori per i modelli SUV. Nel 2023, VW ha registrato circa 90.000 vendite del Polo in Europa, collocandolo solo all’ottavo posto tra i modelli più venduti, lontano dal Dacia Sandero e dal T-Roc. Questi dati mettono in evidenza il cambiamento delle preferenze dei clienti, che sembrano preferire veicoli più alti e spaziosi.

Parallelamente alla produzione dei nuovi modelli elettrici, il sito di Pamplona continuerà a costruire piccoli SUV a motore tradizionale come il T-Cross e il Taigo. Tuttavia, il futuro di questi modelli dopo il termine del loro ciclo di vita, previsto intorno al 2026-2027, resta incerto e dipenderà dall’accoglienza dei modelli elettrici da parte del mercato.

In conclusione, la chiusura della produzione del Polo in Europa non è solo la fine di un’era, ma rappresenta anche l’inizio di una nuova fase per Volkswagen, che si allinea con le tendenze attuali del mercato, incentrate sulla sostenibilità e sull’innovazione tecnologica.



Fonte: www.elektroauto-news.net