L’introduzione del nuovo Abarth 600e ha suscitato reazioni contrastanti tra i fan del marchio, molti dei quali esprimono il loro disappunto sui social media per il passaggio a modelli completamente elettrici. Carlo Abarth, celebre per aver trasformato versioni potenziate di Fiat in vere e proprie icone sportivo, sembra ora fronteggiare una nuova era con l’elettrificazione necessaria per rimanere competitivo nel panorama automobilistico odierno e all’interno del gruppo Stellantis.
Il 600e, un SUV elettrico lungo 4,19 metri, è disponibile in due varianti: una versione Turismo da 175 kW (238 CV) e una versione limitata Scorpionissima da 206 kW (280 CV), quest’ultima con un prezzo di partenza di 48.990 euro. Entrambe le versioni sono equipaggiate con un pacco batterie da 54 kWh che offre una autonomia di circa 320 chilometri in condizioni di laboratorio, ma la realtà quotidiana suggerisce che gli utenti potrebbero percorrere solo 240 chilometri tra una ricarica e l’altra.
Anche l’attesa per un sistema di trazione integrale è stata delusa, poiché il 600e si basa sulla trazione anteriore. Tuttavia, è dotato di un differenziale autobloccante Torsen che migliora la gestione della potenza, specialmente in curva. Con una larghezza della carreggiata aumentata, un’assetto più rigido e una serie di aggiustamenti che arricchiscono le dinamiche di guida, il 600e si propone come un veicolo divertente da guidare, supportando al contempo alte velocità di percorrenza in curva.
Non mancano gli aspetti sportivi nel design del 600e: una riduzione dell’altezza da terra, freni sportivi Alcon e cerchi da 20 pollici contribuiscono a un look grintoso e prestazioni più incisive. Il modello è in grado di accelerare da 0 a 100 km/h in circa sei secondi, promettendo emozioni forti grazie ai tre diversi modalità di guida, Turismo, Scorpion Street e Scorpion Track, ognuna delle quali modifica le caratteristiche di risposta del motore elettrico.
Un punto critico rimane il passaggio tra le diverse modalità di guida, che richiede circa 2,5 secondi, un’attesa che alcuni potrebbero trovare poco pratica. In merito alla gestione della frenata rigenerativa, i piloti possono solo controllare attraverso un tasto dedicato, piuttosto che tramite paddle al volante.
Infine, la precisione della sterzata e l’ottima risposta della sospensione rendono il 600e un’auto sportiva che promette di deliziare. Nonostante il cambio di rotta verso l’elettrico, la dicotomia tra il passato iconico di Abarth e il futuro sostenibile sembra ancora deflorare nel cuore dei puristi, portando alla luce questioni sull’autenticità e sull’essenza del marchio.
Fonte: www.elektroauto-news.net